Marilyn Manson è in nomination per i prossimi Grammy nonostante le accuse di abusi e violenze: esplode la polemica in America.
Marilyn Manson è ancora una volta al centro di una nuova polemica! In questo caso non per le tremende accuse di abusi che lo hanno travolto negli ultimi mesi, provenienti da tante persone a lui vicine e anche da alcune sue ex partner. A far accendere invece i fari sul Reverendo è stata la nomination ricevuta per uno dei prossimi Grammy Award. Una candidatura che ha fatto infuriare l’opinione pubblica americana proprio per quanto accaduto negli scorsi mesi. Ma l’Academy non accetta accuse e sceglie di rispondere così!
Marilyn Manson in nomination ai Grammy
Nel giorno dell’annuncio delle nomination per i prossimi Grammy Award, nessuno si sarebbe aspettato di leggere il nome di Manson tra i candidati alla vittoria. Invece, anche il Reverendo è riuscito a guadagnarsi un posto tra gli artisti in lizza per uno dei prestigiosi grammofoni d’oro. In particolare, la rockstar è candidata per il suo contributo all’album Donda di Kanye West. Una nomination non diretta, ma che gli consentirebbe comunque di fregiarsi di un nuovo grande riconoscimento, nonostante le inquietanti vicende di abusi emerse negli ultimi mesi. Anche per questo, l’opinione pubblica americana si è sollevata contro l’Academy, che ha però risposto in maniera ferma attraverso il CEO Harvey Mason.
Manson in nomination: la replica dei Grammy
“Non limiteremo le persone che possono presentare il loro materiale. Non guarderemo alla storia delle persone, non guarderemo la loro fedina penale, non esamineremo nient’altro che la legalità all’interno del nostro regolamento“, ha spiegato Mason, senza girarci troppo attorno, ai microfoni di The Wrap. L’unica cosa che i membri dell’Academy devono controllre sono i palchi, gli spettacoli, gli eventi e i tappeti rossi. Il resto non è di loro competenza e non possono sentirsi accusati di nulla: “Non ci occuperemo di impedire alle persone di inviare il proprio lavoro affinché i nostri elettori possano decidere“.